INIZIO ANNO!!!

Con il 4 ottobre, cominceranno tutte le attività di gruppo della casa di esercizi. Cammino di fede, cammino di approfondimento al carisma e cammino di coppia stanno per prendere il via. Per iscrizioni contattare padre Marco o padre Marcello.
cell 3483785432 p.marco pmarcopanzeri@yahoo.it
cell 3494359771 p.marcello fimarcello@yahoo.it

Il corso di iconografia prenderà il via il 10 ottobre insieme alla Parola ai bambini che è un laboratorio esperienzale sul Vangelo per conoscere Gesù divertendosi.
Già avviato invece da domenica scorsa il corso di chitarra per chi non conoscesse nulla di musica e non sapesse nemmeno prendere in mano una chitarra.

Nel prossimo week end la prima due giorni che ci farà incontrare persone nuove e che porteranno il loro vissuto all’interno di questo ritiro passionista.
No stop invece la lectio divina ogni giovedi h9.30 o h 20.30

Spazio ce n’è per tutti, come leggete….Manca solo il vostro primo passo. Non perdete l’occasione….
Sandra

ICONA DEL GIUBILEO PASSIONISTA 23-26 AGOSTO E OPEN DAY 2020

Comunità Passionista di Caravate (Va)

PELLEGRINAGGIO DELL’ ICONA GIUBILARE
NEL 300° ANNO DI FONDAZIONE
DELLA CONGREGAZIONE DELLA PASSIONE DI GESU’
GRATITUDINE – PROFEZIA – SPERANZA

Domenica 23 agosto
Ore 9.30 Santa Messa con intronizzazione dell’Icona
Ore 11.00 Incontro open day “Il sogno di Dio su san Paolo della croce”
Ore 12.30 Pranzo su prenotazione
Ore 15.00 ripresa incontro
Ore 18.00 messa con momento contemplativo davanti all’Icona

Lunedì 24 agosto
Ore 10.30 Incontro con i sacerdoti della Vicaria di Cittiglio
e del Decanato di Laveno.
Ore 21.00 Concerto meditativo

Martedì 25 agosto
Ore 21.00 Momento di preghiera con testimonianze

Mercoledì 26 agosto
Ore 21.00 Veglia di preghiera

Nei giorni di presenza dell’Icona sarà possibile pregare personalmente
aiutati da testi preparati appositamente.

DIO CERCA CASA: ESERCIZI SPIRITUALI LUGLIO 2020

DIO CERCA CASA!!!

Mai come quest’anno il gruppo degli esercizi spirituali della prima settimana di luglio è stato numeroso! Causa la chiusura di altre strutture, ci siamo ritrovati in venti ad affrontare e vivere questa settimana.

Per noi sedici che alloggiavamo qui dai padri passionisti a Caravate e che abbiamo condiviso ogni Parola ascoltata, ogni spazio e ogni momento, è stata come un’immersione totale in una dimensione di silenzio e partecipazione comunitaria.

Padre Marcello, il predicatore degli esercizi, ci ha accompagnati nella rilettura dei capitoli 14 e 15 del Vangelo di Giovanni, due capitoli di per sè già molto ricchi e molto particolari. Ogni Parola, ogni espressione è stata oggetto di approfondimento.

Non sono mancati gli spunti di meditazione personale.

Se hanno odiato me, odieranno anche voi”…questa è una delle espressioni che mi hanno sempre accompagnato nella mia vita. Purtroppo parlando chiaro e dovendo dire anche dei “no”, da educatore, mi sono ritrovata spesso a sentirmi ingiuriata.

Però anche chi si sente perseguitato e non accolto a volte lo è non a causa Sua, di Gesù, ma a causa di motivazioni ben diverse dal Suo Vangelo; a volte siamo noi che ci creiamo delle paranoie e la persecuzione c’è solo nella nostra testa perchè ci ostiniamo a non ascoltare e a leggere male ciò che ci viene detto e proposto.

Ma Lui dice per ben due volte: non sia turbato il vostro cuore. La domanda che mi ha accompagnato in questa settimana è stata: anche Gesù ha provato turbamento (davanti alla tomba di Lazzaro addirittura piange)..Ma allora, noi uomini proviamo turbamento perchè siamo fatti a Sua immagine, perchè siamo figli di Dio (perchè il provare turbamento è cosa divina) oppure è Gesù, Dio, che prova turbamento perchè uomo, perchè si è incarnato?

Dopo aver appuntato questa domanda sul foglio della seconda meditazione mi è venuto da ridere. Che domande mi faccio?, ho pensato. Stai sulla terra! Pensa alla tua vita! Entra nel concreto…Mi sembrava una domanda fine a se stessa, senza un senso reale.

Poi perà l’ultima meditazione si è parlato della gioia. La gioia che viene soltato da Lui. Non è cosa umana. E questo mi ha riportato alla domanda del primo giorno. Siamo capaci di provare turbamento perchè Lui ci ha fatti così. Anche la gioia se non è in Lui non sono in grado di viverla.

E’ come se Gesù mi avesse detto: non avere paura di provare smarrimento, di sentirti disorientato perchè vuol dire che stai cercando qualcosa che hai conosciuto, che ti ha dato gioia e che ti ha scelto, ti ha voluto e tenuto con Lui. Il fatto di non averlo al fianco ti dà questa sensazione, questo turbamento. Ma una volta che tu senti radicato in Te lo Spirito, che lo ritrovi, che gli concedi una dimora dentro il tuo cuore, allora tutte queste sensazioni negative scompariranno perchè la gioia avrà il sopravvento.

Dio cerca casa!! Questo è il messaggio di questi capitoli! Ho capito ora il senso del Natale. Quella ricerca di dimora da sempre è rivolta a noi, a me per prima! Siamo noi quelli che gli rispondono: non c’è posto! Siamo noi che releghiamo a Dio, allo Spirito, un angolo remoto e inaccessibile del nostro cuore.. tanto per farlo entrare in qualche modo.

Il senso del Natale. L’ho capito ora!

Vi preparerò un posto! Preparerò il vostro cuore all’incontro con me. Qualcuno è già pronto qualcun altro no.

Per questo sono così importanti i cammini di fede.

Il cuore va spazzato dalle cose vecchie e preparato per i nuovi invitati; ora possiamo anche sanificarli, col fuoco dello Spirito, pur sapendo che in noi albergherà sempre anche parte del mondo, perchè non siamo pronti ad accettarlo, a fargli posto, fino in fondo. Quel mondo che non lo accoglie è dentro di noi, fa parte di noi.

Ed ecco la gioia del Natale! La gioia che nasce da Lui!

Ma era così semplice da capire! E’ proprio vero: come ci siamo detti in questi giorni: udivi ma non ascoltavi. Udivi ma non capivi …e poi…accadde!

Si fa fatica a portare la linfa ai tralci, a volte con tanta sofferenza, ma poi, per quegli sguardi che si sono illuminati alla fine del corso di esercizi, uno dice sempre: ne valeva la pena!

Questo virus ci ha permesso di fermarci! Ma ci siamo fermati davvero? Ci siamo solo fermati o siamo rimasti??…Rimanere, mettere radici, prendere dimora…è come se Lui prima di iniziare la Passione si fosse accoccolato in ciascuno di noi per trovare pace, per ritrovare quella Pace che Lui aveva già messo nel nostro cuore…Come la Maddalena ha fatto con lui…Con una tenerezza che come la gioia, nasce dal divino che è in ciascuno di noi.

Un posto dove poggiare il suo capo….ecco perchè Gesù continua a cercare, senza sosta, sempre in cammino…….siamo noi quel posto, ciascuno di noi, i nostri cuori…Lui ci ha scelti! Non noi dobbiamo trovare casa, ma Lui abiterà in noi. Anzi la Trinità intera abita in me….Meglio un cuore con un trilocale, allora!!!

Facciamo spazio!! Non aspettiamo!!

Busto Arsizio, 15/7/2020

Sandra Torretta

testimonianza esercizi spirituali 5/11 luglio 2020

ESERCIZI CARAVATE DAL 6/7/2020 ALL’11/7/2020
Ho iniziato gli esercizi per sfuggire a quel mistero che avvolge la mia vita. Alla ricerca di un altro mistero,
quello che sta dentro di me. Solo il silenzio e la Parola del Signore avrebbero potuto qualcosa.
E certo Dio non delude mai.
Un percorso interessante quello di questi esercizi, dalla vita nichilista che stiamo vivendo, dall’uomo senza
Dio, che ci impedisce lo sguardo agli altri, visti solo come ostacolo ai miei progetti o peggio, diffusori di virus
, untori dai quali stare alla larga. Rinchiusi nei nostri recinti (confortevoli), nei nostri conventi, sui nostri
divani, tanto ormai anche le Messe sono consentite da casa, che importa se manca l’Eucaristia? O la
comunità! Fino allo scoprire quanto sia fondamentale , per uscire dal pantano, aprirsi all’ascolto della
Parola, accogliere lo Spirito con fede per diventare quei discepoli ai quali Gesù ha fatto comprendere che
solo restando in unione con Lui, in familiarità con Lui e di conseguenza col Padre, possiamo diventare
strumenti della Rivelazione di Dio. E compiere l’opera grande di introdurre altri fratelli alla conoscenza
dell’Amore di Dio.
Importante l’impostazione degli esercizi: preghiera, ascolto della Parola, catechesi, mattino e pomeriggio,
adorazione Eucaristica, e tanto tempo per il riposo e la meditazione personale.
Sapermi abitata dalla
Trinità
stessa è stato un momento che mi ha svelato il perché della
gioia
nel dolore,
nell’incontrare le persone e vederle con sguardo finalmente non giudicante ma misericordioso, gioire della
bellezza di un cielo o di una ninfea o di una minuscola creatura, una musica… come non comunicare a tutti
questa scoperta? Vien voglia di gridarla dai tetti! Perché chi ha fatto esperienza dell’amore può fare miracoli
d’amore anche semplicemente portando serenità nell’ambito in cui vive.
Il mio ritorno a casa è stato un rientrare nel mio piccolo Gezemani con la certezza che Gesù è presente,
mi
ha scelto
e mi guida, non ho più quella paura di prima, perché sono entrata in familiarità con Lui,
un’amicizia che coltivo con una preghiera continua. I miei rapporti con gli altri mi accorgo che sono più veri,
nel senso che io mi sento più forte, più padrona delle mie scelte, perché ho la consapevolezza che prima
passano al vaglio di Gesù che mi affina potandomi e bruciando i tralci che non portano frutto, perché voglio
stare
nella Sua verità.
La luce
negli occhi di ognuno di noi è stato il saluto più bello, alla fine. Quella luce che fa trasparire che Dio
è venuto ad abitare nei nostri cuori. Ci siamo sentiti così in comunione d’anima gli uni e gli altri come se ci
conoscessimo da sempre, quella comunione che è il corpo di Cristo.
Grazie a padre Marcello che ha guidato con amore i nostri incontri, seppur tra mille responsabilità e
impegni, essendo molti frati in vacanza, ed è restato alzato con noi per sentire le condivisioni anche se con
gli occhi pieni di sonno!
Grazie a tutti i fratelli di cammino che si sono aperti, scoprendo le loro fragilità e debolezze, certi che il
comunicarsi esperienze sia l’occasione di crescita se si è all’interno di una comunità educativa accogliente e
fraterna. Questa non è un’esperienza una tantum, è indispensabile, se si vuole che il Signore resti la nostra
priorità, fare un ritiro o degli esercizi spirituali almeno una volta all’anno per nutrire in profondità il nostro
spirito e portare frutto in abbondanza.
Giulia